la corona dentale è quella parte del dente che tutti noi conosciamo, per un motivo molto semplice: è l’unica parte visibile del dente!
sebbene componga solo 1/3 di tutta la struttura dentale, la corona è la zona che deve sopportare, meccanicamente, tutte le forti pressioni masticatorie.
non di meno, è anche la parte che dona l’estetica della nostra bocca, e quella che utilizziamo per la fonetica.
qualsiasi problema alla corona si ripercuote quindi, giocoforza, non solo sull’aspetto funzionale dei denti, ma anche sulla grande importanza che essi hanno per la nostra bellezza, e relazione con gli altri.
fortunatamente, l’Odontoiatria moderna può risolvere quasi tutti i problemi sia estetici che funzionali delle coroni dentali, per mezzo dell’Odontoiatria Estetica.
leggi questa pagina per scoprire tutto ciò che lo Studio Dentistico Bittante può fare per rendere i tuoi denti sempre più belli!
Cos’è la corona dentale?
paziente con grave corrosione dentale, a cui sono state applicate le nuove corone dentali
la corona dentale è la parte visibile dei denti, ricoperta dallo smalto dentale.
rappresenta circa 1/3 di tutta la struttura dentale, ed è congiunta alla radice senza soluzione di continuità.
grazie allo smalto, un film minerale estremamente duro e resistente, la corona riesce a sopportare le forti pressioni masticatorie oppure trancianti (nel caso di incisivi e canini), permettendo quindi l’assorbimento dei cibi troppo voluminosi, mediante la loro frantumazione.
la forma della corona dentale varia a seconda della tipologia di dente, e anche da persona a persona: le corone dei denti molari e premolari, ad esempio, sono strutturalmente molto differenti da quelle di canini ed incisivi, poiché gli elementi dentali hanno usi differenti.
Com’è formata la corona?
la corona è costituita da una camera pulpare, che contiene le terminazioni nervose del dente, ricoperta da una sostanza chiamata dentina e circondata da uno strato mineralizzato eccezionalmente duro chiamato smalto.
lo smalto dentale è sufficientemente duro e resistente sia per azzannare, strappare o masticare, ed è inattaccabile anche dai microorganismi batterici, che da soli non riescono a penetrarlo.
tuttavia, è particolarmente sensibile agli acidi, specie quelli prodotti dalla fermentazione batterica degli zuccheri, di cui i microbi si nutrono e che trovano in abbondanza nei residui di cibo nella nostra bocca.
tale sensibilità, nota da secoli, permette agli acidi della fermentazione di bucare lo smalto, disgregandolo e dando inizio al fenomeno della carie dentale.
La corona dentale è un elemento estremamente importante per la masticazione: è difatti proprio lei su cui viene scaricata tutta la pressione masticatoria e la forza dei muscoli mascellari e mandibolari.
Ecco perché, a volte, nei casi di grave danneggiamenrto della corona, ad esempio dovuto ad una carie abbastanza importante, la sola ricostruzione con la resina composita non è indicata per garantire la solidità nel tempo del dente.
In questi casi, spesso di preferisce incapsulare l'elemento dentale, cioè fornirlo di una corona artificiale esterna, più solida e resistente.
La corona e il colore dei denti: da cosa è causato?
prima della costruzione della nuova corona viene misurato il colore dei denti naturali
al contrario di quello che comunemente si crede, il colore dei denti di un individuo non è dipeso dallo smalto dentale: esso infatti è traslucido, e non ha una colorazione specifica.
il colore è dato dalla sostanza che sta sotto lo smalto, che traspare attraverso esso e che ricopre tutta la camera pulpare: la dentina.
esistono varie tonalità di dentina, e la colorazione è decisa geneticamente, anche in base all’etnia del soggetto.
la colorazione tipica va dal bianco-avorio (considerata esteticamente più gradevole e quindi pregiata), passando per la giallo-arancione e concludendo con la dentina grigia, la meno gradevole esteticamente in assoluto, che dona ai denti una colorazione scura poco apprezzata.
Cos’è una capsula dentale?
una capsula dentale è una protesi artificiale che va a sostituire completamente la corona dentale, incastrandosi nel dente per mezzo di un’opportuno lavoro di fresatura, estremamente preciso.
viene utilizzata per svariati motivi, sia funzionali che estetici: in caso ad esempio di un dente particolarmente danneggiato, sia da carie che da un trauma, oppure per rinforzare un dente devitalizzato, divenuto più fragile.
la capsula dentale e l’incapsulamento sono utilizzati anche come trattamento estetico avanzato, quando la conformazione naturale dei denti non permette di ottenere buoni risultati visivi con l’ausilio delle sole faccette, e v’è dunque bisogno di rimodellare a 360° tutto l’elemento dentale.
le corone dentali a capsule sono altresì utilizzate da molti anni come base per i ponti odontoiatrici: una tecnica antica ma tutt’ora valida per rimettere elementi dentali perduti, nei casi in cui sia impossibile procedere all’inserimento di un impianto.
infine, le corone dentali sono utilizzate proprio con gli impianti, per sostituire interi elementi dentali, agganciandosi all’abutment a sua volta avvitato alla vite endossea.
Di cosa è composta una capsula dentale?
un tempo, le corone dentali artificiali erano costruite con metalli nobili: argento oppure oro, uno dei materiali in assoluto più bio-compatibili.
Sebbene comunque funzionali, l’estetica tuttavia ne risentiva decisamente.
l’Odontoiatria moderna permette invece di produrre capsule di qualsiasi dimensione e forma, con materiali sempre più elaborati, esteticamente validi, resistenti e duraturi nel tempo.
la scelta del materiale con cui deve essere costruita la corona per l’incapsulamento del dente ricade sul dentista che, valutata la specifica situazione del paziente, opterà per una soluzione oppure l’altra, anche tenendo in considerazione fattori estetici e prettamente funzionali (come ad esempio, la resistenza alla pressione masticatoria).
attualmente, l’odontotecnica moderna permette di realizzare corone dentali delle seguenti tipologie:
- Capsule dentali in metallo-ceramica
Tecnica storica, utilizzata da oltre un secolo, e rimasta fondamentalmente invariata sino ai giorni nostri.
La corona prevede un’anima di lega metallica, pregiata o meno, ricoperta poi da un film in ceramica, che simula nel colore la tonalità dei denti naturali del paziente.
Le leghe utilizzate per l’anima metallica sono solitamente a base di oro o platino (le più pregiate e più bio-compatibili), affiancate da quelle meno pregiate, e più economiche, costruite in cromo-cobalto.
Questa tipologia di corone, sebbene garantisca un’ottima resistenza e solidità, ha un problema di fondo: non permette l’effetto di naturale translucenza dei denti, in quando l’anima metallica non consente di utilizzare film in ceramica traslucidi.
Per questo ed altri motivi, la tecnica sta pian piano venendo abbandonata, in favore delle tecnologie ‘Metal-free’, ovverosia senza metallo; - Capsule dentali in zirconio-ceramica
Tecnica costruttiva degli ultimi anni, si basa su una corona con anima in zirconio, rivestita di un film in ceramica.
Lo zirconio dentale (un’apposita lega altamente bio-compatibile) ha il grande pregio di essere completamente bianco, oltre che molto leggero ed eccezionalmente resistente.
Questo consente di creare film ceramici traslucidi, ottenendo dei risultati molto naturali; - Capsule in disilicato di litio
Il disilicato di litio è una vetroceramica (essenzialmente, silicio) drogato con sali di litio.
Attualmente, la tecnologia odontotecnica riesce a ricavare capsule partendo da un unico monoblocco di disilicato: ciò garantisce eccezionale resistenza alle alte pressioni, che lo rende quindi idoneo anche per la realizzazione di corone su denti molari.
Il silicio è semi-trasparente, e questo permette dunque di realizzare velature ceramiche estremamente naturali, se ben fatte indistinguibili dai denti veri del paziente.
A ciò, si aggiunge la totale bio-compatibilità con la mucosa orale.
L’unico limite al suo utilizzo è dato dalla sua elevata trasparenza: se il dente da ricoprire è particolarmente scuro, l’uso del disilicato non è consigliato, in quanto abbasserebbe di molto la tonalità generale della capsula; - Capsule in resina composita
Capsule realizzate in resina composita, dal colore bianco-avorio.
Non sono capsule progettate per essere definitive, bensì come manufatti provvisori.
Sono utilizzate quindi prima dell’installazione della capsula definitiva, generalmente in fase di acquisizione delle impronte dentali, per dare tempo all’odontotecnico di realizzare la protesi definitiva.
Si consumano molto in fretta, e hanno tenuta ai carichi masticatori contenuta
Come viene preparato il dente da incapsulare?
la preparazione dei denti da incapsulare, con la limatura del moncone
la capsula dentale è installata solo dopo che il dentista ha opportunamente preparato il dente, tramite fresatura della corona.
generalmente (anche se non esclusivamente), il dente da incapsulare è già stato devitalizzato, ma nel caso di ponti dentali oppure di incapsulamenti prettamente estetici, il dente può essere anche vitale.
in quest’ultimo caso, il dentista usualmente anestetizza la parte da trattare, per evitare al paziente iper-sensibilità durante la fresatura.
Nei casi di denti non vitali, solitamente non si necessita di alcuna anestesia.
con apposite frese, il dentista lima tutta la corona dentale, creando quello che viene chiamato in genere moncone.
la fresatura è un lavoro di estrema precisione, particolarmente delicato, specie nella parte di raccordo al colletto dentale.
una volta ottenuto il moncone con le caratteristiche volute dal dentista, al paziente viene presa l’impronta dentale, assicurandosi che essa sia quanto più precisa possibile.
attualmente, per le impronte vengono usate particolari paste siliconiche, che garantiscono delle aderenze eccezionalmente accurate, con un rilievo estremamente preciso di ogni particolare.
alternativamente alle impronte tradizionali, è possibile utilizzare i nuovi scanner 3D, capaci di ricostruire virtualmente in maniera perfetta sia il moncone e sia l'antagonista (in dente, superiore o inferiore, che consente l'occlusione).
il dente o i denti trattati poi vengono provvisoriamente protetti con corone in resina composita, che verranno poi facilmente levate prima dell’installazione della corona definitiva.
nel caso di denti gravemente danneggiati, per carie o fratture, in cui non è rimasto materiale dentale sufficiente sulla corona, si procede con l’installazione di un perno-moncone.
un perno-moncone, come il nome lascia intuire, è un perno che, fissato nelle radici dentali (opportunamente trattate con cura canalare), ha al suo apice un moncone artificiale, su cui poi il dentista potrà modellare la corona sintetica.
negli impianti dentali, il ruolo del perno-moncone è svolto dall'abutment, ossia l'elemento transmucosa che è agganciato direttamente alla vite endossea (che funge da radice del dente artificiale).
La moderna odontotecnica, anche con l'ausilio della stampa CAD in 3D, riesce ormai a ricostruire qualsiasi corona dentale, con risultati eccezionali, praticamente invisibili rispetto ai denti naturali.
È il Dentista che, valutando bene il caso clinico e in accordo con l'odontotecnico, progetta la giusta corona per il dente da incapsulare, oppure la corona da avvitare alla vite endossea di un impianto dentale.
La coordinazione tra Dentista ed odontotecnico, che negli studi di livello è una figura sempre presente negli ambulatori, è fondamentale per la giusta riuscita del lavoro.
Come viene attaccata la capsula al dente?
la presa delle corone sintetiche è ottenuta sia per mezzo del preciso incastro della capsula al moncone (essenziale per la tenuta generale del manufatto) che per mezzo di potenti cementi o collanti sintetici.
solitamente, capsule in metallo-ceramica sono applicate utilizzando il comune cemento radicolare, mentre le capsule in monoblocco in disilicato di litio abbisognano di particolari collanti sintetici, estremamente resistenti nel tempo.
Quanto dura una corona sintetica?
se ben costruita e ben mantenuta, moltissimi anni.
la durata generale della protesi dipende da molti fattori, non per ultimo l’abitudine o meno del paziente a ‘rovinare’ la capsula mangiando cibi particolarmente duri, o sostanze che possono intaccare (anche a livello termico) il film in ceramica.
generalmente, prima di una sua revisione, una corona moderna ben fatta dura circa 10 anni, ma non sono rari i casi in cui tale tempo aumenta considerevolmente.
Cosa succede se, dopo molti anni, una corona si stacca?
generalmente, nulla.
Se il moncone è in buone condizioni, il dente non presenta anomalie, né infezioni o fratture, è sufficiente riapplicare la corona, dopo la sua eventuale lucidatura e pulizia.
Quando c’è bisogno di una capsula dentale?
a livello complessivo, ogni qual volta vi sia il bisogno, funzionale oppure estetico, di ricostruire massicciamente e globalmente tutta la parte visibile del dente.
questo può avvenire per i seguenti motivi:
- Dente devitalizzato da proteggere
Non essendo più opportunamente idratato, un dente non vitale (cioè che ha subito una pulpectomia con una cura canalare) diviene naturalmente più fragile di un dente vitale.
Ciò vuol dire che è a rischio maggiore di cricche e fratture, che spesso possono coinvolgere non solo la corona, ma anche la radice.
Per evitare ciò, la protezione con una corona sintetica è spesso necessaria, e garantisce al dente non vitale la lunga permanenza nella bocca del paziente; - Fratture di grave entità, impossibili da ricostruire
Gravi fratture dentali, impossibili da ricostruire in composito, necessitano solitamente di una corona sintetica, spesso installata su un perno-moncone; - Gravi danneggiamenti da carie
Carie gravi, in cui la putrefazione ha distrutto almeno 2/3 della struttura della corona, solitamente sono impossibili da ricostruire, e pertanto necessitano dell’installazione di una capsula; - Discromie ed imperfezioni estetiche
Denti devitalizzati divenuti molto scuri, che non reagiscono ottimamente alle tecniche di sbiancamento, possono essere trattati per mezzo di corone sintetiche.
Anche denti esteticamente non gradevoli, per forma o per colorazione della dentina, necessitano solitamente di incapsulamento: - Ponti dentali
Elementi dentali mancati da rimpiazzare, specie nei casi in cui non sia possibile provvedere all’inserimento di un impianto, possono essere risolti con il classico ‘ponte dentale’.
In tal caso, l’incapsulamento dei ‘piloni’ del ponte, ovverosia i due denti adiacenti al ‘buco’ dell’arcata dentale, è necessario; - Impianto dentale
Ogni impianto dentale necessita, una volta opportunamente osteointegrato, di una corona sintetica.
Tale corona viene agganciata all’elemento transmucosa, ovverosia l’abutment, che fa le veci del moncone dentale
Dal 1955, l’alta qualità per le corone e le capsule dentali a Milano
dal 1955, siamo l'eccellenza dentistica a milano
lo Studio Dentistico Bittante è, sin dal 1955, l’eccellenza milanese per l’Odontoiatria.
nello studio, modernamente organizzato, è presente un intero laboratorio odontotecnico, supportato dalle più avanzate tecnologie costruttive del mercato, tra cui la stampa 3D e la modellazione CAD.
un’intera equipe di tecnici odontoiatrici e dentisti specializzati si occupa di progettare al meglio le corone che andranno ad abbellire il tuo sorriso, anche avvalendosi di sofisticati software di modellazione digitale.
lo studio è in grado di produrre in autonomia qualsiasi genere di corona dentale: dalle classiche metallo-ceramica alle nuove corone in disilicato di litio, a seconda delle esigenze richieste dal caso clinico del paziente.
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dal 1955, un miglioramento costante sia tecnico che realizzativo, fino agli altissimi standard attuali.
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Il dentista in pieno centro a milano, fin dal 1955
lo Studio Dentistico Bittante si trova a Milano, in Corso Europa 10.
la sede è storica, ed è utilizzata da oltre sessant'anni.
lo Studio Dentistico Bittante non è un franchising e non è una catena low-cost: è uno studio unico, gestito da tre generazioni di professionisti dell'Odontoiatria e dell'igiene orale, e questo è un motivo di vanto per tutti i collaboratori e gli altri professionisti presenti giornalmente nelle sale di trattamento.
lo Studio Dentistico Bittante è nel cuore di Milano, ed è facilmente raggiungibile con le Linee Metropolitane:
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Quindi ricorda che...
- La corona dentale è la parte esterna del dente, che ne compone circa 1/3 di tutta la struttura;
- La corona dentale è formata dalla camera pulpare, dalla dentina e dallo smalto;
- Il compito della corona dentale è quello di permettere la masticazione e la fonetica;
- La corona dentale può subire danneggiamenti, sia dovuti ad urti o traumi, sia dovuti all’attività della carie;
- Quando particolarmente danneggiata o compromessa, la corona dentale deve essere sostituita con una protesi sintetica;
- La capsula dentale è una corona dentale artificiale, che sostituisce quella naturale;
- Un dente può essere incapsulato per molte ragioni: per proteggerlo, per ricostruirlo o semplicemente per motivi estetici;
- Le capsule dentali moderne possono essere realizzate con anima in metallo oppure Metal-free;
- Lo stato attuale dell’odontotecnica permette di risolvere praticamente ogni problema estetico, grazie alla grande qualità delle corone di nuova costruzione;
- Se ben costruita ed inserita, una corona dentale dura molti, molti anni
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal Dott. Gianluigi Bittante il giorno:
martedì 06 agosto, 2024
Il Dott. Gianluigi Bittante è un Medico Chirurgo specializzato in Odontostomatologia e Protesi Dentaria.
Ha rilevato lo storico Studio Dentistico Bittante da suo padre, il Dott. Luigi Bittante, che lo aprì nel 1955.
Si è particolar modo dedicato allo studio e al trattamento della parodontite, conosciuta anche come piorrea, di cui è uno dei massimi esperti in Italia.
Lo Studio Dentistico Bittante è, attualmente, uno dei centri di rilievo nazionale per il trattamento della parodontite, e giornalmente riceve pazienti da tutta Italia, curando casi complessi a cui, spesso, è stata proposta l'estrazione di tutti gli elementi dentali danneggiati dalla piorrea.
Nell'esercizio trentennale della professione di Medico, il Dottore ha sviluppato un protocollo di trattamento della parodontite unico in tutto il Paese, chiamato PBG - Parodontologia Biologicamente Guidata.
L'obiettivo del Dottore, spesso realizzato, è proprio quello di salvare i denti dei suoi pazienti con parodontite, evitandone l'estrazione.
Oltre a questo scopo principale, quotidianamente il Dott. Gianluigi Bittante si occupa dell'Odontoiatria d'urgenza, dell'Odontoiatria Estetica, dell'Implantologia e della cura della parodontite.