la perdita dei denti, in gergo tecnico chiamata edentulia, è una condizione comune a molti soggetti, non necessariamente di tarda età.
i denti naturali infatti si possono perdere per molti motivi, anche in età decisamente giovane: per carie trascurate, per traumi od incidenti, per ascessi ed infezioni e, non per ultimo, per i danni cronici e peggiorativi causati dalla malattia parodontale.
l’edentulia non è solamente un problema estetico, ma quasi sempre anche funzionale: la perdita di uno o più elementi dentali difatti modifica sia l’osso alveolare (il tessuto dove sono agganciati i denti) e sia l’occlusione dei palati, creando spesso degli scompensi e dei disallineamenti che causano a loro volta problemi fonetici, masticatori, alla deglutizione e sovente anche posturali.
fortunatamente, ormai da svariati anni, l’Odontoiatria moderna permette di risolvere quasi tutte le situazioni di edentulia, ricorrendo all’inserimento di protesi dentali: manufatti che ricalcano l’aspetto e la forma dei denti naturali perduti, sostituendone la funzionalità e ripristinando così la corretta conformazione dell’arcata dentale.
le protesi possono essere di tre tipi: mobili, fisse o combinate.
anche se, attualmente, l’indicazione generale è quella di sostituire i denti mancati con le nuove protesi fisse (impianti dentali), esistono delle situazioni, sia funzionali che prettamente economiche, che suggeriscono di adottare protesi mobili o combinate.
leggi questa pagina per sapere tutto sulle protesi dentali mobili: cosa sono, quando servono, a chi sono rivolte.
Cos’è una protesi dentale?
una moderna protesi totale in resina, chiamata anche dentiera
una protesi dentale è un manufatto odontoiatrico che simula, per estetica e funzionalità, gli elementi dentali perduti.
il suo compito è quindi sia estetico che funzionale: riposizionando i denti naturali persi, non più in sede, la protesi dentale ripristina sia la linea del sorriso e sia la funzione masticatoria, fonetica e occlusoria dell’arcata dentale.
le protesi dentali possono sostituire sia un singolo elemento perduto che più elementi, non necessariamente attigui.
datosi che, allo stato attuale della medicina e dell’evoluzione bio-tecnologica, non è ancora possibile riprodurre in coltura i denti naturali, le protesi sono costruite in materiali bio-compatibili ed ancorate a mascella o mandibola usando come ‘pilastri’ o i denti naturali ancora presenti oppure, ed è il caso delle protesi fisse, speciali ‘radici dentali sintetiche’ chiamate impianti.
esistono svariate tipologie di protesi, di innumerevoli materiali e tecniche sia costruttive che d’installazione, ma una prima suddivisione può essere fatta classificandole tra protesi mobili, protesi fisse oppure combinate (che sfruttano un mix delle caratteristiche delle prime due).
le protesi fisse sono oggetto di studio e ricerca di un settore ben specifico dell’Odontoiatria, chiamato Implantologia.
questa pagina parlerà approfonditamente delle protesi mobili e combinate: per scoprire le caratteristiche dell’Implantologia e delle protesi fisse, leggi questa pagina d’approfondimento.
Cos’è una protesi dentale mobile?
una protesi rimuovibile definita scheletrato
una protesi dentale mobile, come il nome lascia suggerire, è una protesi dentale che può essere tolta a piacere, direttamente dal paziente, dalla posizione d’installazione nell’arcata dentale.
per permettere il suo ancoraggio al palato, la protesi mobile può agganciarsi ai denti naturali rimasti oppure, se presenti, anche agli impianti in titanio precedentemente inseriti (in tal caso, la protesi si definisce combinata).
la protesi mobile può essere essenzialmente di tre tipologie, a seconda della quantità degli elementi dentali che deve andare a rimpiazzare e, non di meno, della stabilità strutturale di quelli rimasti:
- Protesi mobile parziale
Chiamata anche ‘scheletrato’, è una protesi che serve a rimpiazzare parzialmente l’arcata dentale.
Può sostituire elementi dentali perduti anche non attigui tra di loro, ed è composta da una struttura metallica portante, sui cui sono costruiti gli elementi dentali perduti (solitamente, in resina), anche con relativa parte di gengiva (realizzata sempre in resina).
Per ancorarsi alla bocca, utilizzano un sistema di ganci, sfruttando come ‘pilastri’ d’attacco i denti naturali ancora presenti oppure, nel caso delle protesi combinate, gli impianti dentali già inseriti.
Per migliorare l’estetica e non far vedere i ganci, è possibile sfruttare apposite corone sintetiche incapsulate nei denti naturali (che richiedono quindi necessaria preparazione).
Le protesi mobili possono essere realizzate anche in nylon, sebbene quest’ultimo materiale sia relegato, solitamente, solo alla fabbricazione di protesi temporanee; - Protesi mobile totale
Protesi che serve a rimpiazzare totalmente l’arco dentale, ed è conosciuta ai più come il nome di dentiera.
Datosi che rimpiazza totalmente una o tutte e due le arcate dentali e che non ha quindi più denti naturali dove appoggiarsi, la dentiera scarica tutta la pressione sulla gengiva e sull’osso, ed è ancorata alla bocca per semplice incastro e per l’uso di specifici adesivi.
Un tempo realizzata tutta in resina, oggigiorno è costruita anche con ceramiche che, grazie al progredire dell’odontotecnica, riescono ad integrarsi perfettamente con i compositi, permettendo la realizzazione di dentiere esteticamente perfette; - Protesi combinata
Protesi che non scarica la forza masticatoria sui denti usati come pilastri, bensì su impianti dentali in titanio precedentemente inseriti.
Questa caratteristica consente alla protesi di essere molto più stabile e reggere molto meglio le pressioni masticatorie, non rovinando la salute e la stabilità dei denti naturali rimasti (le forze di scarico vergono sugli impianti, e non sugli elementi dentali); - Overdenture
Protesi totale che, invece che mantenere l’aderenza per mezzo di incastro ed adesivo, viene agganciata agli impianti in titanio.
È quindi un’evoluzione totale della protesi combinata, che garantisce ottima stabilità e grande durata nel tempo
Quando bisogna preferire una protesi mobile rispetto all’impianto dentale?
la protesi dentale mobile, sia parziale, totale o combinata, è un’opzione alternativa all’implantologia che può avere un senso in dedicate situazioni, sia funzionali che economiche.
In primis, la semplicità ed i tempi di realizzo: uno scheletrato mobile è realizzato in pochissimo tempo, e può quindi andare a risolvere quasi subito una situazione di edentulia, senza che il paziente sia costretto ad aspettare i necessari tempi di ostointegrazione di un impianto dentale.
le moderne protesi scheletrate sono preparate in poche settimane, e nel mentre, se si ha impellente esigenza comunque di sopperire alla mancanza di denti, è possibile realizzare veloci e funzionali protesi temporanee in nylon.
Un impianto dentale, invece, richiede tempi abbastanza lunghi non tanto per l’inserimento (rapido, in una sola seduta), quanto per l’attesa dell’osteointegrazione.
questo problema, purtroppo inevitabile dell’Implantologia, è parzialmente risolvibile utilizzando, ove possibile impianti a carico immediato,, ma non tutti i pazienti presentano indicazioni in grado di soddisfare tale soluzione.
c’è poi da considerare il lato squisitamente economico della situazione.
una protesi mobile scheletrata ha costi molto inferiori ad un impianto dentale.
tale differenza di costi aumenta all’aumentare del numero di elementi dentali che s’intendono ripristinare.
un impianto complesso, con tre o più elementi da inserire, necessita di una disponibilità economica spesso considerevole, non paragonabile invece al costo, ormai molto contenuto, di una protesi mobile.
per molti pazienti non abbienti, o comunque impossibilitati a finanziare un trattamento implantologico, spesso la protesi mobile risulta l’unica soluzione possibile per risolvere l’edentulia.
per concludere, esiste poi il caso di pazienti che, per motivi prettamente tecnici o medici, sono impossibilitati ad inserire un impianto dentale fisso.
oggigiorno la moderna tecnica implantologica, supportata dall’Odontoiatria rigenerativa, permette di risolvere quasi tutte le situazioni di edentulia, anche quelle più problematiche, come casi di forte riduzione dell’osso alveolare.
tuttavia, in alcuni casi può risultare oggettivamente impossibile procedere all’inserimento di un impianto.
è il caso di situazioni di riduzione ossea severa ed impossibile da rigenerare, oppure pazienti diabetici gravi, scompensati, con una condizione patologica che comporterebbe grandi rischi per l’intervento chirurgico d’inserimento dell’impianto.
oppure ancora, pazienti sottoposti a radioterapia, che ha pesantemente alterato la struttura tissutale dell’osso dentale.
insomma: situazioni spesso estreme e gravi, in cui l’inserimento dell’impianto fisso non è davvero possibile.
in questi casi, il ricorso alla protesi mobile è l’unica opzione che permette di riportare equilibrio nella struttura dentale del paziente, ripristinando la corretta masticazione, la fonetica e, non per ultimo, la postura.
La protesi mobile è un ottimo modo per risolvere velocemente situazioni di edentulia, anche complesse, senza un grande dispendio economico per il paziente.
Ancora, si può fare ricorso alla protesi mobile come soluzione temporanea, spesso per fini estetici, in attesa ad esempio che vi sia una completa osteointegrazione dell'osso con una vite endossea di un impianto dentale.
Una protesi dentale mobile scheletrata può rovinare i denti sani?
le protesi dentali mobili che poggiano sui denti naturali rimasti hanno un problema comune, purtroppo inevitabile: scaricano tutta la pressione masticatoria sui denti ‘pilastri’, che subiscono quindi un sovraccarico funzionale.
alla lunga, questo può provocare danni sia ai denti che, di rimando, all’osso alveolare.
ecco perché i pazienti che indossano protesi mobili devono sempre sottoposti a controlli regolari dal dentista, dando molta importanza anche alle prevenzione e alla cura dei denti che, giocoforza, sono ‘costretti’ a subire un iper-carico lavorativo.
molte patologie che possono rovinare gli importanti ‘pilastri’ delle protesi mobili possono essere prese per tempo e prevenute, se diagnosticate per tempo.
Dal 1955, l’eccellenza delle protesi dentali a Milano
dal 1955, l'eccellenza delle protesi dentali in pieno centro a milano
sin dal 1955, lo Studio Dentistico Bittante è l’eccellenza a Milano per tutti i pazienti che hanno bisogno di recuperare il sorriso grazie ad una protesi mobile.
nello studio, modernamente attrezzato e costantemente aggiornato con le novità del mercato odontoiatrico ed odontotecnico, troverai i migliori protesisti ed impiantisti, al tuo servizio per costruire il tuo nuovo sorriso.
lo studio è attrezzato con i più moderni macchinari diagnostici, come la CBCT Cone Beam per la ricostruzione in 3D di tutta la tua struttura maxillo-facciale, nonché dei nuovi software di Digital Smile per progettare direttamente a video le tue nuove protesi.
la precisione e la grande qualità estetica dei risultati sono garantiti dalle più sofisticate tecnologie costruttive, come il disegno automatizzato in CAD.
una sicurezza in più, affinché il tuo nuovo sorriso sia proprio come tu te lo aspettavi.
Il dentista in pieno centro a milano, fin dal 1955
lo Studio Dentistico Bittante si trova a Milano, in Corso Europa 10.
la sede è storica, ed è utilizzata da oltre sessant'anni.
lo Studio Dentistico Bittante non è un franchising e non è una catena low-cost: è uno studio unico, gestito da tre generazioni di professionisti dell'Odontoiatria e dell'igiene orale, e questo è un motivo di vanto per tutti i collaboratori e gli altri professionisti presenti giornalmente nelle sale di trattamento.
lo Studio Dentistico Bittante è nel cuore di Milano, ed è facilmente raggiungibile con le Linee Metropolitane:
- MM1 (Linea Rossa) Fermata San Babila o Duomo;
- MM3 (Linea Gialla) Fermata Duomo;
- MM4 (Linea Blu) Fermata San Babila
se vuoi raggiungerci in autovettura, ricorda che lo studio è nella Zona a Traffico Limitato di Milano (Area C), quindi ti servirà il pass (clicca qui per tutte le informazioni e per acquistarlo).
se devi parcheggiare la tua auto, davanti allo studio è a disposizione un autosilo, con parcheggi orari.
se vieni da fuori Milano in treno, puoi scendere alla stazione Milano Centrale e prendere la linea MM3 (Linea Gialla), direzione S. Donato, fino alla fermata Duomo.
se vieni invece dalla stazione di Porta Garibaldi, il percorso più breve è quello di prendere la linea MM2 (Linea Verde), direzione Abbiategrasso-Assago, scendere a Cadorna, cambiare con la linea MM1 (Linea Rossa), direzione Sesto 1° Maggio e scendere alla fermata Duomo.
se vieni dall'aeroporto di Linate, lo studio è comodamente raggiungibile in poco più di 10 minuti con la linea metropolitana MM4 (Linea Blu), scendendo alla fermata San Babila.
Tutti gli articoli sanitari presenti in questo sito sono stati scritti da Medici o informatori sanitari.
Le informazioni sanitarie sono date
secondo i principi di scienza e coscienza, senza ausilio di algoritmi generativi.
Tutti gli articoli sanitari sono materiale originale, attendibile, verificato e inviato all'Ordine provinciale di appartenenza.
Nessun articolo è stato scritto, anche parzialmente, da un'intelligenza artificiale generativa.
Quindi ricorda che...
- L’edentulia è la condizione in cui vi è una mancanza di uno o più elementi dentali nell’arcata dentale;
- I denti naturali possono essere perduti per molti motivi: malattia parodontale, carie, traumi, incidenti ed infezioni;
- Allo stato attuale della ricerca medica, non è ancora possibile riprodurre in coltura i denti naturali, e quindi l’uso di protesi artificiali è obbligatorio;
- Una protesi dentaria è un manufatto che emula, sia esteticamente che funzionalmente, i denti naturali mancanti;
- È importante riposizionare correttamente i denti mancanti con delle protesi, per evitare disallineamenti dell’arcata dentaria e pericolose contratture dell’osso alveolare;
- Una protesi mobile è un tipo di protesi che, al contrario dell’impianto fisso, può essere agevolmente rimosso dalla bocca del paziente;
- Le protesi mobili sono veloci da costruire e sono molto più economiche degli impianti dentali;
- La protesi mobile si poggia sui denti naturali rimasti o, nel caso della protesi combinata, su degli impianti dentali già inseriti;
- La protesi mobile può essere parziale (scheletrato), totale (dentiera) o combinata, cioè una protesi parziale ‘agganciata’ a degli impianti fissi;
- Le protesi mobili devono sempre essere tenute sotto controllo periodico, poiché caricano tutto il peso masticatorio sui denti naturali dove poggiano, che possono quindi rovinarsi;
- L’overdenture è una dentiera fissata a mandibola e mascella per mezzo di impianti, ed è una soluzione che garantisce grande stabilità, resistenza e praticità;
- La protesi mobile può essere alternativa all’impianto o, per cause tecniche, economiche o sanitarie, l’unica opzione possibile per il paziente
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal Dott. Gianluigi Bittante il giorno:
martedì 06 agosto, 2024
Il Dott. Gianluigi Bittante è un Medico Chirurgo specializzato in Odontostomatologia e Protesi Dentaria.
Ha rilevato lo storico Studio Dentistico Bittante da suo padre, il Dott. Luigi Bittante, che lo aprì nel 1955.
Si è particolar modo dedicato allo studio e al trattamento della parodontite, conosciuta anche come piorrea, di cui è uno dei massimi esperti in Italia.
Lo Studio Dentistico Bittante è, attualmente, uno dei centri di rilievo nazionale per il trattamento della parodontite, e giornalmente riceve pazienti da tutta Italia, curando casi complessi a cui, spesso, è stata proposta l'estrazione di tutti gli elementi dentali danneggiati dalla piorrea.
Nell'esercizio trentennale della professione di Medico, il Dottore ha sviluppato un protocollo di trattamento della parodontite unico in tutto il Paese, chiamato PBG - Parodontologia Biologicamente Guidata.
L'obiettivo del Dottore, spesso realizzato, è proprio quello di salvare i denti dei suoi pazienti con parodontite, evitandone l'estrazione.
Oltre a questo scopo principale, quotidianamente il Dott. Gianluigi Bittante si occupa dell'Odontoiatria d'urgenza, dell'Odontoiatria Estetica, dell'Implantologia e della cura della parodontite.